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Monday 14 November 2016
Aggiornamento sui mercati. Trump è il 45° Presidente degli USA: dopo l’iniziale shock i mercati recuperano di A. Biferi
bon.cla il 14 Nov 2016 - 13:25 |
 Mercati azionari: nel corso della scorsa settimana le elezioni presidenziali americane hanno dominato la scena politica e finanziaria internazionale. Ancora una volta le proiezioni elettorali non hanno confermato l’esito del voto, che ha decretato la vittoria del repubblicano Donald Trump, con la conferma del controllo di entrambi i rami del Congresso US. Dopo lo shock iniziale che ha innescato un’ondata di vendite sulle Borse internazionali a favore degli asset percepiti come meno rischiosi, il sentiment di mercato è mutato nel breve. A differenza di quanto accaduto a giugno dopo l’esito del referendum sul Brexit, i listini azionari globali hanno risposto con meno negatività, tornando velocemente in marcato rialzo, insieme a materie prime e dollaro US. L’iniziale incertezza degli operatori si è infatti tramutata in ottimismo per le prospettive di crescita, dato che Trump ha intenzione di implementare un programma di ingente stimolo fiscale, attraverso la riduzione della tassazione su imprese e famiglie ed un aumento della spesa pubblica per Difesa e Infrastrutture, che dovrebbe sostenere gli utili aziendali e quindi il comparto azionario. Lato politica monetaria, la Presidenza di Trump non dovrebbe mutare lo scenario di politica monetaria, quindi un rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre. Restano invece da capire quali saranno gli effetti sui rapporti commerciali internazionali, date le forti tendenze protezionistiche del nuovo Presidente americano. Infine, i listini azionari sono tornati a cedere terreno in chiusura di settimana; ad essere penalizzate sono state in particolare le Borse di Cina ed Emergenti, con il peso messicano svalutatosi in misura marcata, per effetto dei timori di una fuoriuscita di capitali ed un indebolimento delle esportazioni una volta che Trump si sarà insediato alla Casa Bianca.
 Mercati obbligazionari: si è osservato in settimana un rialzo generalizzato dei rendimenti governativi di riferimento US e Euro, più marcato sulle scadenze a lungo termine, più sensibili alle variazioni delle aspettative d’inflazione. Anche guardando al movimento dei tassi in un mese, si è osservato un rialzo generalizzato, che ha interessato principalmente i rendimenti a medio/lungo termine. In settimana i differenziali di rendimento tra titoli governativi decennali periferici e Bund sono aumentati, in particolare lo spread BTPs-Bund. Infine, con riferimento al Credito, si è osservato un rialzo degli indici CDS per i comparti delle obbligazioni Corporate e ad elevata volatilità.

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