La BCE nella riunione di oggi ha sostanzialmente preannunciato un nuovo pacchetto di misure per dicembre, alla luce dell’aggravarsi della diffusione della epidemia da Covid-19 e delle misure di contenimento che i governi dell’Eurozona stanno prendendo ad un ritmo accelerato di giorno in giorno.
Sebbene il Consiglio Direttivo oggi non abbia discusso di alcuna misura o intervento specifico, Lagarde è stata chiarissima nel ripetere più volte che tutti i membri valutano unanimemente che i rischi sono ora chiaramente orientati al ribasso e che una nuova azione espansiva è divenuta necessaria.
Le commissioni tecniche sono già al lavoro per analizzare in dettaglio la ricalibrazione potenziale di tutti gli strumenti, al fine di combinarli in un pacchetto che possa essere il più efficace possibile.
Ci aspettavamo un deciso cambio di tono in senso più “morbido” che lasciasse intendere che un nuovo supporto di politica monetaria fosse imminente a dicembre: non siamo stati delusi e ci ha anzi sorpreso positivamente il fatto che la BCE non stia contemplando solo un allargamento del PEPP (il programma emergenziale di acquisti pandemici), ma anche di affiancarlo ad altre misure all’interno di un più complesso “pacchetto” di stimolo. Conforta pertanto vedere come l’ “eredità” di Draghi sia stata ben assimilata.

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