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“Avanti tutta!” con la diversificazione valutaria a cura di Fideuram A.M.I.
bon.cla il 28 Jun 2021 - 23:08 |
I mercati finanziari saranno fortemente influenzati dalle politiche di normalizzazione monetaria da parte della Fed nei mesi a venire.
La riunione del FOMC del 15-16 giugno era attesa con particolare interesse dai mercati che si attendevano un possibile segnale
dell’inizio della discussione formale da parte della Fed riguardo alla riduzione degli acquisti di titoli (il cosiddetto “tapering”).
Questo segnale sul “tapering” è in effetti giunto, sebbene presentato in maniera molto cauta, ma l’esito più rilevante della riunione è stato
piuttosto un significativo cambiamento di tono, in una direzione decisamente meno accomodante rispetto ai meeting più recenti, che si è riflesso in particolare in un’inattesa proiezione di due rialzi dei tassi entro la fine del 2023, mentre le previsioni presentate a metà marzo dalla Fed non indicavano nessun rialzo su questo orizzonte temporale.
Secondo Flavio Rovida, responsabile team ricerca macroeconomica di Fideuram Asset Management SGR, questo mutato atteggiamento riflette principalmente una maggiore fiducia nello scenario di crescita, alla luce in particolare dei minori rischi collegati alla
pandemia e probabilmente anche una diversa percezione dei rischi sullo scenario d’inflazione nel corso dei prossimi anni, in reazione alle notevoli sorprese al rialzo registrate nella dinamica dei prezzi al consumo (e dei salari) negli ultimi mesi.

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