Lo scenario di un marcato rallentamento temporaneo nel breve periodo ma con un sensibile recupero nei trimestri successivi dell’attività economica in Cina e in misura ridotta nel resto del mondo, a causa della diffusione del Coronavirus, rimane nel complesso valido anche se nell’ultima settimana si sono registrati casi in Corea del Sud e addirittura in Italia.

Nelle ultime settimane sono emersi due elementi che hanno determinato un’ulteriore revisione al ribasso delle nostre previsioni di crescita. In primo luogo, le informazioni disponibili per la Cina evidenziano un sostanziale contenimento del contagio nella maggior parte del paese, ma al prezzo di una riduzione notevole dell’attività economica. In secondo luogo, nel corso degli ultimi giorni si è registrata una significativa diffusione del contagio anche fuori dalla Cina: non si tratta per il momento di un fenomeno generalizzato, ma che ha colpito invece alcuni paesi fra cui l’Italia.
Il sostanziale contenimento dell’epidemia nella provincia cinese di Hubei (dove si trova la città di Wuhan, epicentro del contagio) sembra trovare conferma nei dati forniti dalle autorità cinesi nel corso delle ultime settimane. Come evidenziato dal grafico, il numero di nuovi casi di Coronavirus si è ridotto significativamente anche nella provincia di Hubei e in misura notevole soprattutto nel resto della Cina, sostanzialmente in linea con il nostro scenario, e come ragionevole conseguenza delle drastiche misure di controllo e contenimento del contagio adottate dalle autorità cinesi a fine gennaio

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