Nella riunione di oggi la BCE ha alzato ancora i tassi di interesse di 75 pb, come già a settembre, pertanto il tasso sui depositi è salito ora all’1.5% e quello sulle operazioni di rifinanziamento principali (il tasso refi) al 2%.
La BCE ha inoltre preso la decisione di modificare i termini favorevoli di accesso delle banche alla liquidità delle operazioni TLTRO-III (che erano state decise ed erogate durante la pandemia), rendendo così più costoso per le banche detenere questa liquidità dal 23 novembre prossimo, ed incentivando così le banche a rimborsarla anticipatamente.
Anche questa decisione va nella direzione di esercitare un restringimento delle condizioni finanziarie nel sistema economico.
L’aspetto più importante, però, della riunione di ottobre, è il deciso cambio di tono, in senso più morbido, da parte della BCE, molto probabilmente dettato dalla necessità di tenere maggiormente in considerazione anche i rischi recessivi, senz’altro ulteriormente aumentati rispetto a settembre, ma anche alla luce dei progressi già fatti nel processo di normalizzazione.

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