Nella riunione di oggi, in linea con le attese (e come peraltro già preannunciato a giugno), la BCE ha alzato ancora i tassi di altri 25 punti base (il nono rialzo consecutivo), portando così il tasso sui depositi al 3.75% e il tasso refi al 4.25%. L’inflazione è infatti ancora troppo alta per troppo lungo tempo e la decisione è stata unanime.
Lagarde ha anche affermato che a settembre la BCE potrebbe decidere di alzare ancora i tassi, come di non farlo e, a differenza di quanto detto invece a giugno, la Presidente non ritiene che si possa più affermare che ci sia ancora “strada da fare”.
La BCE diventa così fortemente ed esclusivamente “data-dependent”, senza fornire alcuna “guidance”: le prossime decisioni (ed è stato enfatizzato che si tratta di una serie di decisioni, non c’è solo settembre) dipenderanno interamente dai dati che saranno pubblicati.
Il tono di Lagarde è parso però estremamente morbido


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